…La lettura dello spazio dove si svolgono i fatti non ha posto problemi.
È un fazzoletto di terra stretto tra il mare e le Alpi Apuane. A oriente lo limita il corso d’acqua del Cinquale, a occidente il ume Magra. Un mondo minuscolo, idealmente raccolto attorno alla città di Massa (la Città dipinta), con la rocca, il Palazzo Ducale, il duomo e il liceo classico Pellegrino Rossi. Sui monti di quella città, sul lido invernale della marina, ho imparato a coltivare la solitudine e a governarne la magni cenza. (…) In ogni tabellone abitano uno o più personaggi che parlano, si agitano, sgambettano carichi dei fatti propri e di quelli degli altri, a volte accaduti in tempi remotissimi ma nella sostanza sempre attuali, pronti a ripetersi nel futuro con ricorrente frequenza, con identica intensità. Tutto è contemporaneo. Sotto il sole non c’è mai nulla di nuovo. Non ci sono barbari nuovi, non ci sono profeti diversi. Le parole e le frasi in corsivo, di cui non è citata la fonte, fanno parte di una miscellanea attinta dal pozzo dei ricordi (ascolti, letture, colloqui).

Un affascinante viaggio nelle parole e nelle emozioni evocate da una mente capace di sfuggire alle insane prigioni di una rigida razionalità.
Il Giancarlo Rossini che ha avuto ruoli direttivi per la Regione Toscana nei settori della Programmazione, Agricoltura, Sanità, nasconde un altro Giancarlo Rossini artista eclettico e anticonvenzionale. Pittore, scrittore,
poeta, Rossini naviga da esperto nocchiero nel mare magnum della memoria, della letteratura classica, della storia per dar vita a solo all’apparenza paradossali storie che intrigano e imprigionano il lettore in un crescendo di emozioni che sembrano non averne.