ARTE E MUSICA INSIEME

SIENA. Se si pensa che l’arte a 360 gradi, succede che la musica possa essere l’ispirazione per il colore, per i sentimenti che un artista vuole esprimere attraverso il mezzo che più gli è congeniale. Così sulle tele dalle tinte accese di Paola Vallini, giovane pittrice pisana, che ha sempre negli occhi i colori forti e le emozioni della sua terra, si fondono le vibrazioni trasmesse dalla musica di Andrea Bocelli. Paola Vallini ha trovato nell’album “Cieli di Toscana” un testo ideale per un viaggio pittorico nuovo dopo l’omaggio riservato lo scorso anno al cinema dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani. Da ieri le sue tele sono in mostra nei Magazzini del Sale del Palazzo Comunale, a completamento dell’evento che il tenore Andrea Bocelli terrà stasera nella magica cornice di Piazza del Campo.
“Non mi posso dimenticare le sensazioni provate quando ho sentito per la prima volta dal vivo la voce di Andrea che cantava a Firenze durante il concerto di Zucchero — ricorda Paola Vallini —. Il brano era “Miserere”, e mi trasmise tutta quella grande forza e passione che sono alla base delle sue canzoni. Ho avvertito una particolare affinità, ritrovando quel sentimento e quel coinvolgimento che cerco di raggiungere con i miei lavori”.
Le arti sono vicine, si fondono e si completano. Mentre in alcuni musei italiani si sta sperimentando l’esposizione di quadri arricchiti dalla lettura di testi teatrali, o di brani di poesia, Paola Vallini guida il suo pennello seguendo le note della voce di Bocelli. “Ha una forza vocale incredibile — dice —, che avverto in tutta me stessa trovando una grande capacità di esprimermi sulla tela. Pittura e musica sono una mediazione per il sentimento dell’amore che è il filo conduttore e l’energia che rende l’arte un’esperienza universale”.
L’incontro vero fra la pittrice ed il tenore è stato voluto dalla madre di Bocelli dopo avere visitato una mostra della pittrice pisana organizzata a Casciana Terme per la festa della donna: “Le mie opere su carta piacquero molto alla signora Edi, c’erano già dei dipinti ispirati dai testi del figlio. A lei piacque soprattutto un disegno scaturito da un brano dedicato da Bocelli ai suoi bambini. Da allora la madre di Andrea mi ha molto incoraggiato, facendomi vincere anche l’imbarazzo della presenza del figlio, che non può vedere le opere, alle mie mostre”.
Nei Magazzini del Sale si possono vedere venti tele che attraverso il gioco di segni e colori, cercano di restituire l’emozione di una musica che compie un viaggio lirico, in bilico fra cielo e mare, colline e paesaggi di Toscana. “Mascagni”, “Melodramma”, “Il mistero dell’amore”, “L’incontro”, “Resta qui”, “Se la gente usasse il cuore” diventano il punto di partenza per un viaggio onirico nei colori gialli, blu, rossi e marroni delle terre toscane.
“Ascolto sempre la musica mentre dipingo — ha detto Paola Vallini — e l’indeterminatezza e l’evocazione lirica che ne ricavo mi fornisce elementi ideali per la ricerca figurativa che sto conducendo”.
Per Bocelli cantare è anche angoscia, paura di non avere più la voce, di non farcela. Ansia prima dei concerti. E al di là di certe tele dove si avverte forte la presenza del paesaggio, Paola Vallini è riuscita ad interpretare anche questo sentimento, in un gioco astratto di linee e colori.
Elena Conti
[da: La Nazione]
[Andrea Bocelli in Concerto]